IMPORTANTE: Si tratta di un servizio svolto su RICHIESTA DEL CLIENTE
Come funziona tecnicamente:
1. Soggetti ammessi: Possono aderire al concordato preventivo biennale i contribuenti con attività d’impresa o di lavoro autonomo che rientrano in determinati limiti di ricavi o compensi, stabiliti dalla normativa vigente. I soggetti devono avere una contabilità semplificata.
2. Determinazione del reddito minimo:
– Il contribuente può concordare con l’Agenzia delle Entrate un reddito imponibile minimo per due anni, basato su un’analisi dei dati fiscali e reddituali già presentati. Il reddito minimo si basa spesso su un calcolo automatico o su parametri fissati dall’Agenzia delle Entrate, che si rifanno a dati storici o a stime del settore di appartenenza.
– Il reddito minimo concordato sarà quello su cui il contribuente sarà tassato per i due anni successivi, anche se il reddito effettivo dovesse risultare inferiore.
3. Effetti dell’adesione:
– L’adesione al concordato garantisce la stabilità del reddito imponibile per due anni. Se il contribuente rispetta i termini dell’accordo, non sarà soggetto ad accertamenti fiscali sui redditi per i due anni concordati, a meno che non emergano discrepanze significative o situazioni di frode.
– Il contribuente potrà godere di una maggiore certezza fiscale, evitando accertamenti legati al reddito, con la possibilità di pianificare meglio le proprie imposte.
4. Pagamenti e obblighi:
– Il contribuente è tenuto a versare le imposte in base al reddito concordato. Anche se in un determinato anno il reddito reale fosse inferiore a quello concordato, il contribuente pagherà comunque le imposte sul reddito concordato.
– Se invece il reddito effettivo risultasse superiore a quello concordato, le imposte saranno comunque calcolate sul reddito effettivo (quindi non vi è limite massimo in caso di maggiori guadagni).
5. Presentazione della domanda:
– La domanda di adesione deve essere presentata attraverso un apposito modulo messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, solitamente via telematica, entro il termine stabilito dalla normativa (nel caso del 2024, la scadenza è il 15 novembre 2024).
6. Controlli e accertamenti:
– Durante il periodo biennale, l’Agenzia delle Entrate non effettuerà controlli sul reddito imponibile concordato, salvo nei casi di grave infrazione, dichiarazioni mendaci o mancato rispetto delle condizioni del concordato.
7. Esclusioni:
– Il concordato non esonera il contribuente da eventuali accertamenti relativi ad altre componenti di reddito (ad esempio, plusvalenze, redditi da capitale, ecc.) né da altre imposte non collegate al reddito d’impresa o di lavoro autonomo.
– In caso di mancato rispetto delle condizioni del concordato (ad esempio, mancati versamenti o incongruenze nei dati forniti), il beneficio può essere revocato, e il contribuente sarà soggetto a normali accertamenti.
Vantaggi:
– Certezza e prevedibilità fiscale: Il contribuente sa in anticipo quale sarà il carico fiscale per due anni.
– Meno burocrazia: Riduzione dei rischi di accertamenti.
– Semplicità: Permette di pianificare in modo più efficiente la gestione fiscale dell’impresa o dell’attività professionale.
Il Concordato Preventivo Biennale rappresenta quindi una forma di semplificazione amministrativa che mira a migliorare il rapporto tra fisco e contribuenti, offrendo stabilità fiscale per i due anni concordati.
Aumento del tetto contante a 2.000 euro per il 2022. Proroga al 30 giugno del regime semplificato autorizzativo per l’occupazione di suolo pubblico.
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