In arrivo i nuovi “ristori” – Fondo Perduto

In arrivo i nuovi “ristori” – Fondo Perduto
← Torna a Agevolazioni - Pubblicato il 25/01/2022
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Il decreto Sostegni ter mette in campo una nuova tornata di contributi a Fondo Perduto. La dotazione più consistente, pari a 200 milioni di euro, è assegnata al commercio al dettaglio. Ulteriori 40 milioni di euro sono destinati a bar, ristoranti, imprese di catering, imprese organizzatrici di feste e cerimonie, gestori di piscine. Altri 30 milioni di euro sono riservati alle attività recentemente chiuse quali sale da ballo, discoteche e locali assimilati. Ulteriori fondi sono previsti a favore degli operatori del settore sportivo e della cultura.

 

NOTIZIA
Commercio al dettaglio
La dotazione più consistente – pari a 200 milioni di euro, stante la bozza circolata – è assegnata al commercio al dettaglio.
Nello specifico, i contributi sono destinati alle imprese che svolgono in via prevalente, attività di commercio al dettaglio identificate dai seguenti codici della classificazione delle attività economiche ATECO 2007:
– 47.19 “Commercio al dettaglio in altri esercizi non specializzati”;
– 47.30 “Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione”;
– 47.43“Commercio al dettaglio di apparecchi audio e video in esercizi specializzati”;
– 47.5“Commercio al dettaglio di altri prodotti per uso domestico in esercizi specializzati”;
– 47.6“Commercio al dettaglio di articoli culturali e ricreativi in esercizi specializzati”;
– 47.71“Commercio al dettaglio di articoli di abbigliamento in esercizi specializzati”;
– 47.72 “Commercio al dettaglio di calzature e articoli in pelle in esercizi specializzati;
– 47.75 “Commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l’igiene personale;
– 47.76 “Commercio al dettaglio di fiori, piante, semi, fertilizzanti, animali domestici e alimenti per animali domestici in esercizi specializzati”;
– 47.77 “Commercio al dettaglio di orologi, articoli di gioielleria e argenteria;
– 47.78 “Commercio al dettaglio di altri prodotti (esclusi quelli di seconda mano) in esercizi specializzati”;
– 47.79 “Commercio al dettaglio di mobili usati e oggetti di antiquariato”;
– 47.82 “Commercio al dettaglio ambulante di prodotti tessili, abbigliamento, calzature e pelletterie”;
– 47.89 “Commercio al dettaglio ambulante di chincaglieria e bigiotteria”;
– 47.99 “Altro commercio al dettaglio al di fuori di negozi, banchi o mercati”.
Ai fini del diritto al contributo, le imprese devono:
– presentare un ammontare di ricavi riferito al 2019 non superiore a 2 milioni di euro;
– aver subito una riduzione del fatturato nel 2021 non inferiore al 30% rispetto al 2019. Ai fini della quantificazione della riduzione del fatturato rilevano i ricavi relativi ai periodi d’imposta 2019 e 2021;
– avere sede legale od operativa nel territorio dello Stato e risultare regolarmente costituite, iscritte e “attive” nel Registro delle imprese per una delle attività sopra indicate;
– non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
– non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019, come da definizione di Legge;
– non essere destinatarie di sanzioni interdittive.
Il contributo spettante sarà determinato applicando alla differenza tra l’ammontare medio mensile dei ricavi relativi al periodo d’imposta 2021 e l’ammontare medio mensile dei medesimi ricavi riferiti al periodo d’imposta, una delle seguenti percentuali:
– 60%, per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 non superiori a 400.000 euro;
– 50%, per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 superiori a 400.000 euro e fino a un milione di euro;
– 40%, per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 superiori a un milione di euro e fino a 2 milioni di euro.
Ai fini della quantificazione del contributo rilevano i ricavi di cui all’art. 85, c. 1, lett. a) e b), TUIR.
Al fine di ottenere il contributo, le imprese interessate dovranno presentare, esclusivamente in via telematica, un’istanza al Ministero dello sviluppo economico. Termini e modalità per l’invio delle domande saranno definite dal Ministero con apposito provvedimento, con il quale saranno fornite, altresì, le occorrenti indicazioni operative in merito alle modalità di concessione ed erogazione degli aiuti e ogni altro elemento necessario all’attuazione della misura.
Qualora la dotazione finanziaria stanziata non sia sufficiente a soddisfare la richiesta di agevolazione riferita a tutte le istanze ammissibili, successivamente al termine ultimo di presentazione delle stesse, il Ministero dello sviluppo economico provvederà a ridurre in modo proporzionale il contributo sulla base delle risorse finanziare disponibili e del numero di istanze ammissibili pervenute, tenendo conto delle diverse fasce di ricavi.
Organizzazione di feste e cerimonie
Ulteriori 40 milioni di euro sono destinati alle imprese che svolgono attività classificate con i seguenti codici ATECO:
– 96.09.05 “Organizzazione di feste e cerimonie”;
– 56.10“Ristoranti e attività di ristorazione mobile”;
– 56.21 “Fornitura di pasti preparati (catering per eventi)”;
– 56.30 “Bar e altri esercizi simili senza cucina”;
– 93.11.2 “Gestione di piscine”.
Ai fini del contributo, le imprese devono:
– avere subito nell’anno 2021 una riduzione del fatturato non inferiore al 40% per cento rispetto al fatturato del 2019. Ai fini della quantificazione del fatturato, rilevano i ricavi relativi ai periodi d’imposta 2021 e 2019. Per le imprese costituite nel corso dell’anno 2020, la riduzione del fatturato, nella medesima misura, è rapportata al periodo di attività del 2020 decorrente dalla data di costituzione e iscrizione nel registro delle imprese, prendendo in considerazione il fatturato registrato nel detto periodo e il fatturato registrato nel corrispondente periodo del 2021;
– aver registrato, nel periodo d’imposta 2021, un peggioramento del risultato economico d’esercizio in misura pari o superiore al 30%.
Operatori del settore sportivo
Altri 20 milioni di euro sono poi riservati agli operatori del settore sportivo interessati dalle misure restrittive introdotte con HYPERLINK
Le risorse previste sono destinate all’erogazione di un contributo a fondo perduto a ristoro delle spese sanitarie di sanificazione e prevenzione e per l’effettuazione di test di diagnosi dell’infezione da COVID-19, in favore delle società sportive professionistiche e delle società ed associazioni sportive dilettantistiche iscritte al registro nazionale delle associazioni e società dilettantistiche.
Viene inoltre disposto che le risorse di cui al “Fondo unico a sostegno del potenziamento del movimento sportivo italiano”, possono essere parzialmente destinate all’erogazione di contributi a fondo perduto per le associazioni e società sportive dilettantistiche maggiormente colpite dalle restrizioni, con specifico riferimento alle associazioni e società sportive dilettantistiche che gestiscono impianti sportivi. Una quota delle risorse, fino a 30 milioni di euro, è riservata alle società e associazioni dilettantistiche che gestiscono impianti per l’attività natatoria.
Le modalità e i termini di presentazione delle richieste di erogazione dei contributi, i criteri di ammissione, le modalità di erogazione, nonché le procedure di controllo, da effettuarsi anche a campione saranno definiti con decreto dell’Autorità politica delegata in materia di sport.
Settore della Cultura
Arrivano nuove risorse anche per il settore della cultura.
In particolare si incrementa di 75 milioni di euro, per l’anno 2022, il Fondo emergenze spettacolo, cinema e audiovisivo, di cui 50 milioni per la parte corrente e 25 milioni di euro per gli interventi in conto capitale.
Si assegna inoltre 30 milioni di euro a favore del Fondo per le emergenze delle imprese e delle istituzioni culturali, rivolto al sostegno delle librerie, dell’intera filiera dell’editoria, compresi le imprese e i lavoratori della filiera di produzione del libro, a partire da coloro che ricavano redditi prevalentemente dai diritti d’autore, nonché dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura. Il Fondo è destinato altresì al ristoro delle perdite derivanti dall’annullamento, dal rinvio o dal ridimensionamento, in seguito all’emergenza epidemiologica da Covid-19, di spettacoli e mostre.
Ulteriori Stanziamenti
Sono inoltre stanziati 30 milioni di euro a favore delle attività che alla data di entrata in vigore del decreto risultano chiuse, quali sale da ballo, discoteche e locali assimilati.
Vengono poi destinati 20 milioni di euro, per l’anno 2022, ad interventi in favore dei:
– parchi tematici;
– acquari;
– parchi geologici;
– giardini zoologici.

 

 

COMUNICAZIONE PER I CLIENTI DI STUDIO: Al fine di un miglior risultato ed un regime di collaborazione, si chiede ai clienti di auto-segnalarsi qualora si riconoscessero tra le attività indicate e consapevoli di una significativa riduzione di ricavi. Saranno i primi casi ad essere trattati.

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